
Alzheimer e RSA, confronto europeo: solo in Italia le famiglie pagano tutto
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In Italia, il ricovero in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per un malato di Alzheimer può superare i 2.000/2.500 euro al mese, una cifra proibitiva per la maggior parte delle famiglie.
Nonostante ciò, la giurisprudenza ha chiarito che queste prestazioni — essendo di natura sanitaria e socio-assistenziale — devono essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Come funziona in Europa: confronto Paese per Paese
📍 Francia
- Le RSA (EHPAD) prevedono una copertura a tre voci: sanitaria, alberghiera e assistenziale.
- La parte sanitaria è totalmente a carico dello Stato.
- Le famiglie contribuiscono solo a vitto e alloggio, con sussidi statali e regionali che coprono una quota significativa.
- Per i malati di Alzheimer gravi, il contributo familiare può ridursi anche al 20-30% della retta complessiva.
📍 Germania
- Esiste un’assicurazione pubblica per la long-term care (Pflegeversicherung), obbligatoria per tutti i cittadini.
- Questa copre sia i costi delle cure mediche sia una parte delle spese assistenziali.
- Le famiglie sostengono solo una quota residuale, con possibilità di ulteriori integrazioni regionali.
- In media, il contributo familiare è meno della metà di quello che paga una famiglia italiana.
📍 Spagna
- Il sistema sanitario nazionale copre la gran parte delle spese per le cure residenziali.
- L’assistenza è garantita come diritto universale, con compartecipazione minima calcolata in base al reddito.
- I pazienti affetti da Alzheimer hanno diritto a programmi specifici di dependencia, che prevedono assistenza a lungo termine in RSA o a domicilio.
📍 Regno Unito
- Le cure sanitarie per malattie croniche e degenerative rientrano nel NHS Continuing Healthcare, completamente gratuito.
- Le famiglie pagano solo eventuali costi aggiuntivi per servizi extra non sanitari.
📍 Paesi Bassi
- Uno dei sistemi più avanzati: le RSA sono finanziate dal Long-term Care Act (WLZ).
- Lo Stato copre integralmente i costi sanitari e socio-assistenziali, lasciando ai pazienti solo un contributo proporzionato al reddito.
Italia fanalino di coda
Rispetto a questi modelli, l’Italia rimane fortemente squilibrata: la mancanza di un quadro normativo chiaro costringe ancora migliaia di famiglie a farsi carico di spese che altrove sono garantite dallo Stato.
Eppure, le sentenze recenti sono inequivocabili:
- Cassazione, Ordinanza n. 26943/2024 → prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario interamente a carico del SSN.
- Consiglio di Stato, n. 3074/2025 → le assenze temporanee non interrompono la copertura pubblica.
- Corte d’Appello di Milano, n. 1644/2025 → le rette per Alzheimer devono essere interamente a carico dello Stato.
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